Con il coltello tra i “Denti”!

Cari Amici, è stata davvero una battaglia la partecipazione dei Rinoceronti U12 al 26° torneo “L. Denti” in quel di Iolo domenica 23 aprile.

In una giornata né calda né fredda un po’ velata, sui campi solitamente calcati dai “grandi” del Cavalesto (che anche quest’anno ha guadagnato la salvezza in serie A: complimenti ragazzi ! Per non dire degli ottimi risultati delle altre squadre sestopratesi)  i nostri Rinoceronti, presenti in 19 unità agli ordini di Alessandro e Simone B, hanno affrontato nell’ordine:

Collegno

Perugia

e la corazzata Petrarca (che poi ha “stravinto” il torneo, mettendo in mostra un gioco forse più consono a categorie di età superiore, ma tant’è),

finendo il girone eliminatorio con gli stessi punti del Perugia ma classificandosi al terzo posto per una sola “sporca” meta.

Passata la rabbia e la delusione, i Rinoceronti hanno affrontato

Modena

e poi i cugini del Firenze

vincendo entrambe le sfide e classificandosi quindi al 9° posto assoluto.

Come qualche anno fa, per una strana ironia del destino, ai Rinoceronti è stato fatale perdere una sola partita (quella con il Petrarca e peraltro combattendo colpo su colpo) per finire nella parte destra della classifica, ma tant’è. I ragazzi ci hanno messo impegno e tenacia, non si sono mai sottratti alla vera e propria “guerra” che ha contraddistinto il girone eliminatorio, davvero equilibrato eccezion fatta per il Petrarca, il quale ha però avuto modo di assaggiare di che pasta sono fatti i sestesi !

Chiaramente ogni tanto si sono viste le solite pecche e disattenzioni, ma nel complesso possiamo essere orgogliosi dei Rinoceronti che non si sono certo risparmiati, ma hanno cercato di giocarsela sempre e comunque.

Insomma la “torcida” dei genitori sestesi, ormai armata di tutto punto, può essere più che soddisfatta e prepararsi a sostenere la truppa per l’impegnativo torneo Città di Treviso (l’ex Trofeo Topolino) che il primo fine settimana di maggio vedrà i Rinoceronti cimentarsi nella tenzone più importante a livello nazionale, una due giorni trevigiana in cui nella categoria U12 saranno di scena ben 120 squadre !

Tenzone che sarà anche l’occasione per l’annuale gita sestese in quanto già da venerdì 5 maggio il gruppone si trasferirà in Veneto all’assalto delle specialità locali !

Forza Rinoceronti, quindi, e sotto con gli allenamenti perché a Treviso più che il coltello tra i denti servirà la sciabola !

Per il Sesto hip hip hip urrà !

                                                                                                                                                                                             Simone N.

Aristide Barraud, 28enne mediano d’apertura del Mogliano, in questi giorni con una toccante lettera di cui di seguito riportiamo un estratto, ha raccontato la sua forzata scelta di dover appendere le scarpette al chiodo. Il 13 novembre 2015 Aristide era poco fuori dal teatro Bataclan a Parigi quando i terroristi sparavano all’impazzata in città, lasciando a terra 130 morti. Anche lui rimase gravemente ferito: 5 costole fratturate, un grave danno a un polmone e una lesione alla caviglia e al tendine d’Achille della gamba sinistra. Quasi un mese di ospedale, poi la lentissima e dolorosissima rieducazione per tornare a giocare: Aristide ha iniziato un cammino incredibile che l’aveva portato a tornare ad allenarsi. Ci ha provato, tenacemente, contro tutti i pareri dei medici, ma alla fine si è dovuto arrendere e dire basta perché la sua vita era in pericolo. Anche i Rinoceronti del Sesto Rugby vogliono davvero ringraziarlo per il suo esempio, come uomo e come sportivo, ed augurargli un grande in bocca al lupo per il suo futuro.

Ho conosciuto quotidianamente dei dolori che mai avrei potuto immaginare. Ho ricevuto messaggi da tutta l’Italia, tutte sollecitazioni che mi hanno dato la spinta e la carica necessaria per superare positivamente ogni secondo delle mie giornate. Proprio come su un campo da Rugby, dove da solo non sei nulla, insieme agli altri puoi realizzare qualsiasi cosa, quindi mi sono fatto aiutare e ci ho creduto dal primo all’ultimo giorno … Ho lottato con tutte le mie forze e sono vivo, spaccato, distrutto, ma ancora in piedi ben saldo sulle mie gambe. Il rugby mi ha salvato la vita, l’idea di tornare a giocare mi ha salvato la vita. Mi ha tenuto lontano anche dall’incubo della follia. Però adesso devo ascoltare quello che il mio corpo mi sta dicendo da tempo, sono arrivato al limite e non intendo più oltrepassarlo. Tornerò, perché questo sport è la mia vita, ma lo farò quando starò davvero bene e potrò dare il meglio di me stesso per gli altri. Penso che un domani potrò essere utile a quelli che rappresenteranno il futuro di questo sport. Amo il rugby e amo la gente che lo vive con passione” (da http://www.gazzetta.it/Rugby/27-04-2017/rugby-ferito-bataclan-barraud-si-arrende-si-ritira-rischio-vita-1901019022187.shtml).

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